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In ogni momento della nostra vita prendiamo decisioni, accettiamo o rifiutiamo qualcosa, scegliamo un'alternativa escludendone un'altra. Ma su cosa si fondano le nostre scelte? Il volume discute l'ipotesi che le nostre preferenze siano l'esito di una costruzione sociale in cui il linguaggio gioca un ruolo decisivo, "ci parla", come ricorda Heidegger, non si limita ad esprimere le nostre preferenze, ma le plasma a sua volta. Possiamo ipotizzare che Facebook sia destinato a modificare il nostro linguaggio e a condizionare ineluttabilmente le nostre scelte? Facebook, con i suoi oltre 600 milioni di iscritti, è il prodotto più diffuso nella storia della cultura globale. Dunque non può essere considerato un mero strumento di comunicazione né, tanto meno, una moda temporanea. Facebook esprime una nuova pratica comunicativa di massa, interpreta nuovi modi di costruire identità, preferenze e orientamenti, mescolando sguardi, visioni del mondo, linguaggi. Nei social network siamo continuamente di fronte ad uno specchio in cui la nostra immagine si riflette in quella di molti altri. La nostra scelta resta eternamente aperta, eternamente modificabile.